Ogni tanto ci domandiamo:
Come mai ci sono aziende che “si arrangiano”?
Vogliamo prima di tutto dire che la valutazione e la scelta tra partner di comunicazione interno o esterno è una decisione che l’azienda è libera di fare.
Dal nostro punto di vista, però, negli oltre 25 anni di attività abbiamo notato che molte realtà imprenditoriali non considerano come progetto aziendale l’attività di comunicazione.
Ma vi siete mai chiesti la differenza tra l’efficacia del lavoro di un collaboratore interno ed esterno?
Se vi fermate ad analizzare questa tematica potrete constatare che a parità di costo le competenze che uno studio di comunicazione, con le nostre caratteristiche, può offrirvi hanno un impatto maggiore sull’efficacia delle vostre attività.
Perché?
- Perché partiamo dalla strategia per analizzare il nostro cliente nelle sue reali necessità.
Per noi la strategia è fondamentale per essere efficaci nel servizio che offriamo.
- Perché ci avvaliamo di un team di professionisti di neuroscienze che ci aiuta a supportare il cliente nel ridurre gli errori nelle decisioni di marketing. Analizziamo il mercato e i processi decisionali dei consumatori per studiare le migliori strategie di posizionamento sul mercato.
- Perché offriamo un full service, una proposta di attività a 360° per creare un’immagine coordinata e coerente della vostra azienda. Tutto questo grazie all’attività di analisi strategica iniziale che ci permette di conoscere a fondo la vostra realtà e le vostre reali esigenze.
Quindi, in cosa crediamo noi?
Crediamo che anche la comunicazione e il marketing necessitano di una progettazione notevole tanto da rendere fondamentale l’affiancamento di uno studio di comunicazione che diventi partner dell’azienda e la supporti nell’area comunicativa mantenendo, però, la stessa metodologia e lo stesso obiettivo: rispecchiare e far emergere i valori della marca.
Quali sono i benefici e gli svantaggi tra funzione marketing in o out?
Il primo elemento che un’azienda considera per scegliere è il fattore economico. La mentalità comune, infatti, ritiene che lo studio di comunicazione esterno sia costoso.
Ma provate a pensarci, un dipendente dedicato interamente alla comunicazione costa realmente meno?
L’uscita economica relativa al soggetto interno deve prevedere un chiaro e pianificato carico di lavoro mensile costante dell’attività di comunicazione, tale da giustificare l’investimento economico dell’azienda.
Creatività bloccata o esagerata?
Il dipendente interno certamente conosce al meglio le dinamiche interne di un’azienda e la vive a 360 gradi. Tuttavia, può non conoscere gli aspetti che fanno la differenza nel realizzare delle attività che siano effettivamente efficaci e utili a portare un risultato. In questo, è meglio lo studio di comunicazione che è quotidianamente a contatto con persone strategiche e creative che si confrontano e si “nutrono” reciprocamente, si scambiano esperienze e conoscono tutti i più avanzati metodi per portare una iniziativa ad essere efficace.
Identificazione e investimento per la formazione della risorsa interna: se l’azienda si trova in un momento di crisi il motto diventa “dare valore a quello che si ha”, che si traduce nell’individuare all’interno del proprio team di lavoro la risorsa umana che più si dimostra orientata a rivestire un ruolo di connessione tra azienda ed esterno. Diventa importante quindi investire anche con piccole risorse economiche nella formazione della risorsa.
Riconoscere, Ascoltare e Comprendere: quando un’agenzia entra in un’azienda non dovrà solo presentarsi ma capire la realtà che ha di fronte. In questa fase iniziale piuttosto delicata, l’agenzia deve avere un buon account e non sarebbe una cattiva idea allargare i primi incontri anche al responsabile creativo dell’agenzia. Dall’altra parte, l’azienda, poiché deve affidare parte della sua immagine e comunicazione, deve poter riconoscere e ufficializzare nel suo staff un referente interno che sia maggiormente portato alla comunicazione.
In Conclusione? “La verità sta nel mezzo”
La scelta migliore per le aziende si concretizza nella possibilità di collaborare con uno studio di comunicazione attraverso un referente interno all’azienda.
Disporre di una risorsa interna dedicata, che sappia interfacciarsi in modo efficace con le risorse aziendali, recuperare tutte le informazioni utili, nonché capace di coordinare i contatti interni con quelli esterni dell’agenzia è secondo la nostra esperienza una buona soluzione.
Per l’azienda significa poter far fluire e distribuire al suo interno la cultura della comunicazione, potendo contare su un team di professionisti esterni del settore.
Per l’agenzia, potersi interfacciare con un dipendente dedicato alla comunicazione aziendale, comporta la possibilità di lavorare in un’ ottica di maggior chiarezza e miglioramento continuo.
Avere un’agenzia di riferimento per la comunicazione è importante per riuscire a esprimere sempre al meglio i messaggi che l’azienda vuole comunicare.
Spesso non avere un’agenzia, invece, è considerato un modo per risparmiare, per usare meglio delle risorse interne e per fare più velocemente.
Ma siamo davvero sicuri che sia così? Quale è la differenza tra una spesa ed un investimento?