Se dico “rosso” per quando sono arrabbiato, sono cinese, tedesco o greco? Una macchina lo sa.
Uno studio condotto su 711 volontari di diverse nazionalità e culture (Cina, Germania, Grecia e Regno Unito) svela che il modo in cui coloriamo un’emozione dice molto sulla nostra provenienza. I ricercatori, servendosi di un sistema di apprendimento automatico (machine learning), sono riusciti a dedurre la nazionalità dei volontari con una precisione dell’80% partendo solo da un’associazione emozione-colore.
SENTIMENTI COLORATI. I soggetti, utilizzando uno strumento noto come Geneva Emotion Wheel dovevano associare uno di dodici colori a venti emozioni proposte, indicando l’intensità dell’associazione da “nulla” a “massima”. I colori più emozionanti sono risultati essere il rosso, il nero e il rosa, al contrario di marrone e viola, tinte meno associate ai sentimenti. Il nero è per tutti la sfumatura della tristezza e, più in generale, delle emozioni negative: paura, odio, rabbia. Curiosa la percezione del rosso, da un lato visto come la sfumatura dell’amore e delle emozioni positive, dall’altro spesso associato anche a rabbia e odio.
DIFFERENZE CULTURALI. Nonostante numerose similitudini, non tutti vediamo la vita con gli stessi colori: per i tedeschi, ad esempio, il marrone è il colore più fortemente correlato al disgusto; i greci sono gli unici ad associare la tristezza al viola; il bianco è un colore positivo per tutti tranne che per i cinesi (che, tradizionalmente, lo indossano ai funerali); il giallo rappresenta l’allegria per tutti tranne che per i greci. Secondo il team che ha condotto lo studio, questa ricerca dimostra che l’intelligenza artificiale e, in particolare, i metodi del machine learning, possono essere utilizzati per indagare le emozioni, un ambito dove prevalgono le sfumature e dove le risposte (mai come in questo caso) non sono solo bianche o nere.
Fonte e articolo di: https://www.focus.it/comportamento/psicologia/il-colore-delle-emozioni