Le città in tutto il mondo devono affrontare un futuro congestionato. La tecnologia integrata e intelligente può salvarle

Le strade urbane sono già intasate di traffico e il trasporto pubblico trabocca di pendolari – e con sette persone su dieci pronte a vivere nelle aree urbane entro il 2050, i problemi si fanno più urgenti. Qualsiasi soluzione si scelga di adottare deve essere sostenibile e intelligente, le città non possono solamente fare affidamento sugli stessi sistemi che hanno funzionato nel passato

Quando la città di Copenaghen ha iniziato a collaborare con Hitachi, stava lottando contro la congestione del traffico a seguito del boom della popolazione negli anni Novanta. Hitachi ha sviluppato e costruito una linea metropolitana completamente nuova, dotata di una flotta del tutto autonoma che funziona 24/7. I risultati e l’accoglienza sono stati sorprendenti: in soli due anni, la metà di tutti gli utenti dei bus e un conducente di auto su dieci si sono convertiti al servizio.

Ma la vera innovazione intelligente è che il sistema sfrutta l’artificial intelligence per rilevare l’aumento della domanda da parte dei passeggeri e cambiare gli orari per programmare più treni (viaggi, ndr) senza alcun intervento umano.

Quindi, nelle ore di punta, o al termine di una partita di calcio, il sistema è in grado di rilevare che una piattaforma è più affollata del solito e aumenta la frequenza dei treni, così da permettere che ne arrivi uno ogni due minuti.

“Digitale è una parola usata comunemente, ma quello che stiamo facendo in realtà è collegare alcune cose insieme applicando tecnologie che utilizziamo già, ma allargandone il raggio di azione”, afferma Andrew Barr, Ceo del gruppo Hitachi Rail. “Si tratta un software che controlla le risorse in movimento. Farle lavore assieme significa comprendere tutti i parametri del sistema, siano essi treni, passeggeri o qualsiasi altra cosa”.

“Rendere le cose facili”, afferma Bar, è la chiave per tirar fuori le persone dalle proprie vetture, dentro e attorno alla città, e metterle sui treni. Un servizio migliore e treni più comodi rendono più credibile il trasporto pubblico in contesti dominati dalle auto private. Barr indica il servizio Javelin da Londra ad Ashford nella cintura periferica del Kent, che offre ai passeggeri carrozze spaziose, pulite e di alta qualità, con prese di corrente. E invece di combattere il traffico, offre un tempo di viaggio che, con l’introduzione dei nuovi treni, è sceso da 90 a 38 minuti. “Javelin ha radicalmente cambiato la vita delle persone”, afferma.

L’automazione può contribuire a fornire un servizio più regolare, così come ad avere una maggior ricorrenza di treni ravvicinati per poter dare servizio a un maggior numero di utenti, questo è possibile  grazie alla segnaletica digitale per il contro dei treni, e un software per il management del traffico che supervisiona l’intera rete.

“Quando hai un orario prestabilito e i treni sono in ritardo, si verifica un problema nelle stazioni dove sarebbero dovuti passare”, spiega Barr. “Il sistema rintraccia i potenziali problemi e  agisce proattivamente per evitare che si verifichino e per far sì che il viaggio proceda fluido”.

Esiste un altro modo per tenere traccia dei treni in movimento, oltre a gestirli più da vicino e a modificare gli orari. I sensori possono aiutare a monitorare alcuni asset indispensabili, come interruttori e punti di attraversamento, per assicurarsi che siano in buone condizioni e programmarli per la manutenzione prima che si rompano. “Un loro collasso, potrebbe essere catastrofico per il servizio”, afferma Barr. Digitalizzare significa essere in grado di dare informazioni in tempo reale a un hub centrale”È semplice da fare, dice, ma interpretare le informazioni correttamente per segnalare i problemi è più difficile; in futuro Barr prevede che il personale addetto alla manutenzione riceverà supporto da algoritmi e AI per comprendere quali misure prendere per evitare ritardi, ricevere informazioni utili in tempo reale ai fini della manutenzione predittiva e ottimizzare così lo stato di integrità dei componenti del treno.

Queste idee si possono rintracciare in un importante progetto a Honolulu, dove Hitachi sta costruendo la prima rete ferroviaria della capitale hawaiana, posta su un viadotto che serpeggia attraverso la città, creando un collegamento dall’aeroporto al centro.

“Stiamo costruendo un intero sistema di metro senza conducente”, afferma Barr. “L’amministrazione della città sta facendo uno sforzo massiccio per cambiare le abitudini delle persone sull’isola. Se ci concentriamo sull’ambiente, dobbiamo tirar fuori le persone dalle vetture e cambiare le loro abitudini di viaggio”.

Tuttavia, questo non significa ignorare le forme di trasporto esistenti, comprese le auto. Al contrario, Hitachi sta prendendo in considerazione l’intero sistema al fine di costruire un sistema di mobilità che funzioni per tutte le aree urbane“Penso che il vantaggio sia avere a disposizione una tecnologia adattabile per garantire il monitoraggio e il controllo delle maggiori città e dei relativi sistemi di trasporto, mettendoli in connessione”, afferma Barr. “Se sei in grado di controllare i viaggi delle persone dall’inizio alla fine, è tutto più attrattivo. Il treno è una parte di quel viaggio”. L’idea è dare a chi vive in città non solo più opzioni di trasporto possibili, ma dare anche tutte le informazioni necessarie per stabilire quale scegliere.

E il treno stesso si può adattare alle esigenze dei cittadini. Ad esempio, la rete di Honolulu ha un orario prestabilito, che può essere adattato per soddisfare le richieste in tempo reale. “Se c’è una partita in corso allo stadio, puoi farne il focus della tua attività per quella sera”, afferma Barr. “Devi solo programmare il treno per farlo”. E poiché i treni automatici viaggiano con altrettanta precisione di quelli guidati dai conducenti, possono normalmente seguire l’uno l’altro a distanza ravvicinata, ampliando la capacità del sistema senza alcun lavoro infrastrutturale.

Naturalmente, con orari flessibili, diventa necessario per i viaggiatori avere informazioni accurate sul passaggio del prossimo treno. “Lo smartphone diventa il biglietto per l’intero viaggio”, afferma Barr. “Utilizzeremo il nostro smartphone per intercettare il viaggio e programmarlo – sarà alla portata nelle maggiori città in futuro, non possiederai un auto ma chiamerai un veicolo autonomo per compiere una parte del viaggio”.

Oltre a pianificare un viaggio, gli smartphone saranno anche il sistema di pagamento per gli abitanti delle città. “La modalità di pagamento diventerà più dinamica, sarà possibile utilizzare i sensori presenti nello smartphone per dire dove sei, per pagare per il posto in cui andrai e concluderai il viaggio”.

“Una situazione completamente diversa dal mettersi in fila al mattino in una stazione per comprare il biglietto”. E man mano che cresce il numero di residenti in città, diventa cruciale tutto ciò che serve a evitare che si creino file di attesa: biglietti sullo smartphone, segnalazioni digitali e automazione intelligente aiuteranno a far sì che le affollate città del futuro si muovano in maniera più fluida.

Innovazione per il futuro
La vita moderna è satura di dati, e quasi ogni giorno vengono sviluppate nuove tecnologie: come possiamo usarle per fare davvero la differenza? Hitachi punta sul concetto di Social Innovation, l’innovazione sociale, per fare in modo che tutti i propri prodotti diventino uno strumento efficace per risolvere i problemi e le sfide che il futuro ci pone davanti. Visitate Social-Innovation.Hitachi per scoprire come Hitachi sta cambiando il mondo.

 

ARTICOLO E FONTE DI: https://www.wired.it IN COLLABORAZIONE CON HITACHI