Con ChatGPT finisce l’era di Google?

Con ChatGPT finisce l’era di Google?

Sono tantissimi gli utenti che, dopo il lancio dello strumento di intelligenza artificiale da parte di OpenAI volto a generare un’interazione simile a quella umana in risposta agli input realizzati da parte dell’utente, hanno iniziato a porsi la domanda: «Con ChatGPT finisce l’era di Google?».

Il motivo? Perché ChatGPT è in grado di svolgere ricerche in maniera del tutto nuova ed interessante andando quindi a minacciare il dominio tenuto fino ad ora da Google. Infatti, questo ha fatto scattare l’allarme del colosso americano che si sta già muovendo per implementare sistemi di Intelligenza Artificiale all’interno dei propri prodotti e adottare un motore di ricerca AI-based.

Ma cos’è ChatGPT?

Partendo dalla definizione proposta da lui stesso, ChatGPT si definisce come:

«Un modello di linguaggio basato su intelligenza artificiale chiamato GPT-3.5, sviluppato da OpenAI. La sigla “GPT” sta per “Generative Pre-trained Transformer” indicando la mia capacità di generare testo in modo coerente e contestualmente rilevante. Sono stato addestrato su una vasta gamma di dati e posso essere utilizzato per rispondere a domande, generare testo creativo, assistere con compiti di scrittura e molto altro ancora. È importante notare che non ho consapevolezza, intenzioni o emozioni, ma sono semplicemente uno strumento di elaborazione del linguaggio naturale.»

La versione base, accessibile gratuitamente, è addestrata utilizzando un’enorme quantità e varietà di testi e dati statistici. Fino a qualche mese fa il software non riusciva ad assimilare cosa stesse scrivendo, ma oggi, con la versione 3.5 ha la capacità di comprendere il contesto di una conversazione e di fornire risposte coerenti e pertinenti. Riesce così a creare in autonomia un linguaggio che sembra molto simile al testo generato da un utente umano – naturale e fluido – seppur i risultati possano contenere errori e imprecisioni varie.

 

 

Le principali differenze tra ChatGPT e Google

La prima differenza sostanziale tra i due sistemi riguarda la loro natura: mentre ChatGPT è un chatbot AI che interagisce in modo colloquiale come un vero umano, Google è un motore di ricerca su Internet.

Un’altra differenza di grande importanza riguarda la conoscenza delle informazioni e il loro aggiornamento: ChatGPT, al momento, riesce ad elaborare testi con dati aggiornati fino a settembre 2021, mentre Google è in grado di proporre informazioni sempre aggiornate grazie ai suoi algoritmi.

Infine, ChatGPT non fornisce indicazioni sulle fonti di provenienza delle informazioni che utilizza, a differenza di Google, in cui sono gli utenti a scegliere da quale fonte attingere i dati. Questo significa che, spesso, le frasi utilizzate dal software potrebbero non provenire da fonti attendibili e quindi non essere corrette, considerando anche la qualità dell’input che viene immesso nella piattaforma. Quindi, se l’input non è chiaro o ricco di bias, il programma produrrà un testo di bassa qualità.

 

IL CONFRONTO SVOLTO DA PREPLY

Per definire quale dei due strumenti è più “Smart”, Preply – un sito di apprendimento linguistico – ha deciso di metterli alla prova attraverso la somministrazione di diverse domande. (https://preply.com/en/blog/google-versus-chatgpt). Questo test è stato eseguito nei primi mesi dell’anno corrente e i risultati sono stati valutati in base a quanto chiara, dettagliata e praticabile fosse la risposta. Il tutto non trascurando l’imparzialità e quanto i dati fossero aggiornati.

Le domande scelte per eseguire l’esperimento sono state divise in basilari, intermedie e avanzate a seconda della difficoltà nel generare un contenuto esaustivo e di qualità e in relazione a differenti tematiche.

In questo confronto one-to-one, ChatGPT è risultato migliore in quasi tutti gli aspetti, tranne per quanto riguarda le domande su questioni temporali: essendo aggiornato solo fino al 2021, non riesce a dare risposte puntuali.

 

(Credit: Preply)

Considerazioni finali

Non è semplice ipotizzare al momento se ChatGPT andrà a sostituire Google. Quello che è chiaro, è che sicuramente con il passare del tempo e gli aggiornamenti messi in atto dalla casa madre OpenAI, ChatGPT risulterà una vera minaccia per il colosso considerando anche gli investimenti che la Microsoft ha intenzione di fare in OpenAI così da combinare ChatGPT con Bing.

A questo punto tutti si aspettano le prossime mosse di Google per capire in che modo agirà per continuare ad essere il primo motore di ricerca al mondo.